In queste ore di preghiere e di ricordi, un pezzo di storia delle Due Sicilie e un altro primato: quello del primo cimitero dedicato ai poveri per volere di Ferdinando IV che, nel 1762, inaugurò sulla collina di Poggioreale il cimitero di Santa Maria del Popolo o “delle 366 fosse” (per l’anno bisestile). Come spesso accadeva con i Borbone, capaci di associare la bellezza alla funzionalità, il progetto fu affidato ad uno dei più grandi architetti del tempo: Ferdinando Fuga (lo stesso del grandioso Real Albergo dei Poveri). Pure avendo scritto un libro sui primati del Regno delle Due Sicilie, sappiamo bene che quei (tanti) primati non erano e non sono medaglie da appuntarsi sul petto ma sintesi, spesso, di orgoglio, di buon governo, di sensibilità verso le popolazioni governate e di prospettive future. A questo proposito non possiamo non segnalare la necessità e l’urgenza di un restauro dell’edificio mentre si segnala un progetto edilizio che coprirebbe la sua visuale verso la cancellazione di una memoria che potrebbe essere ancora importante.
Gennaro De Crescenzo
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