Alessandro Albanese, vicesindaco di un piccolo comune piemontese (Cerano), ha sfogato la sua rabbia per la meritata e divertente vittoria del Napoli a Milano ipotizzando un intervento addirittura della camorra per un presunto torto subito dal Milan (“altro che la mano de Dios, questa è la mano della camorra”).
A prescindere dal fatto che il regolamento del calcio è chiaro e che il gol del pareggio milanista era da annullare, non è tollerabile che il rappresentante di un’istituzione per giunta su un profilo pubblico con bandiere italiane ed europee, offenda senza motivo una squadra, una società calcistica e milioni di tifosi e cittadini con la solita becera e discriminatoria associazione tra la città e la camorra.
Questi luoghi comuni sono diffusi a Nord come a Sud e sono alla base di una questione meridionale nata 160 anni fa e tuttora irrisolta.
A prescindere dal fatto che il regolamento del calcio è chiaro e che il gol del pareggio milanista era da annullare, non è tollerabile che il rappresentante di un’istituzione per giunta su un profilo pubblico con bandiere italiane ed europee, offenda senza motivo una squadra, una società calcistica e milioni di tifosi e cittadini con la solita becera e discriminatoria associazione tra la città e la camorra.
Questi luoghi comuni sono diffusi a Nord come a Sud e sono alla base di una questione meridionale nata 160 anni fa e tuttora irrisolta.
Per questi motivi il Movimento Neoborbonico ha inviato al sindaco una Pec con la richiesta di revoca della nomina anche per dissociare in maniera chiara la giunta e la comunità locale da quelle offese.