Comunicato stampa. Il Ponte sullo Stretto dedicato a Garibaldi? No, grazie! Meglio il Ponte delle Due Sicilie
Lettera dei neoborbonici alla presidente Meloni dopo la proposta dei monarchici sabaudi
I monarchici sabaudi dell’Unione Monarchica Italiana hanno inviato alla presidente Meloni la richiesta di intitolare a Garibaldi il ponte sullo stretto.
Ammesso che davvero si faccia quel ponte, i neoborbonici hanno inviato alla premier un breve dossier (con documenti) per chiederle di evitare quel nome e di dedicarlo magari alle Due Sicilie, coerentemente con gli aspetti storici e geografici di quei luoghi.
Garibaldi non fu affatto “simbolo della libertà e della fraternità tra i popoli”. E lo riconobbe, dopo il 1860, lui stesso  dichiarando che “non avrebbe rifatto la via dell’Italia meridionale temendo di esservi preso a sassate” (1868).
Altro che “libertà e fraternità” giacobine/massoniche: i popoli del Sud furono deportati, massacrati o incarcerati e, dopo, costretti ad emigrare. L’unificazione non fu affatto il frutto di un “movimento popolare” se diamo un occhio ai numeri (circa 50.000 i “garibaldini” in grandissima parte del Nord tra disertori sabaudi e misteriosi congedati) e alla eroica resistenza (quella sì, popolare) definita in maniera mistificatoria “brigantaggio”.
Garibaldi non fu affatto il simbolo della “indipendenza dalle pressioni straniere”, come dimostrano ormai documenti e tanti libri inoppugnabili e come dimostrano addirittura le recenti dichiarazioni del re d’Inghilterra che ha rivendicato il ruolo della sua nazione “nella unificazione italiana”.
Anche così controcelebriamo il cosiddetto “eroe dei due mondi” nel giorno del suo arrivo a Napoli (7 settembre 1860) e celebriamo la nascita del Movimento Neoborbonico (7 settembre 1993), il movimento culturale nato ormai 32 anni fa con Riccardo Pazzaglia per ricostruire la storia dell’unificazione italiana e del Regno delle Due Sicilie con un successo ormai oggettivo e costante.
Movimento Neoborbonico