Gentile Aldo Cazzullo, a proposito di Fenestrelle citi (come tua frequente abitudine e in fondo ci gratifica) i neoborbonici che avrebbero trasformato i “quattro morti di Fenestrelle in quarantamila”. Ancora una volta devo integrare le tue fonti e le tue notizie. Di 40.000 prigionieri parlarono i Carabinieri nel loro museo di Roma allestito per giunta in piena epoca patriottica-fascista. Una didascalia recentemente e misteriosamente rimossa attestava questa notizia: “Dopo la battaglia del Volturno oltre 40.000 prigionieri napoletani furono rinchiusi nella fortezza di Fenestrelle” e (ancora) “Tra il 1860 e il 1861 vennero segregati nella fortezza di Fenestrelle migliaia di soldati delle Due Sicilie che si erano rifiutati di rinnegare l’antica patria”. Fai tu i conti delle vittime tenendo presente che a Fenestrelle e in condizioni ordinarie la percentuale dei morti in base alle presenze era del 18% circa. Del resto che si trattasse di un numero altissimo di vittime (a Fenestrelle e nelle altre strutture simili) lo dimostrano anche le nuove ricerche del prof. Giuseppe Gangemi (Università di Padova, Metodologia della ricerca) che, dopo anni di studi archivistici, chiariscono molti aspetti in merito alla cancellazione di documenti e notizie e smentiscono definitivamente le tesi “negazioniste” o “riduzioniste” portate avanti da diversi studiosi ed in particolare dal prof. Alessandro Barbero. Altro che tesi (solo) “neoborboniche”…
Cortesi saluti
Gennaro De Crescenzo