di Emilio Caserta

Secondo il Time, Napoli è tra le prime città al mondo per bellezza ed è tra i luoghi da visitare nel 2023; “sta godendo di una rinascita epocale paragonabile alla sua storia gloriosa”, sottolinea il settimanale con decine di milioni di lettori nel mondo. Una storia recente invece di cui poco si può vantare dal 1861, ossia da quando ha detto addio al suo ruolo di capitale di un grande Regno, quello delle due Sicilie. I napoletani sanno quanto il mondo apprezzi la loro città, e quanto purtroppo poco venga rispettata dai cittadini di altre zone d’Italia, e soprattutto sanno quanto invece, questo territorio venga continuamente offeso da scelte istituzionali, politiche e soprattutto economiche del Paese. Il mondo si sta accorgendo di quanto Napoli stia vivendo una rinascita, ma allo stesso tempo, sta capendo che tutto questo lo si deve solo ai napoletani e non all’Italia, che continua a sottrarre i fondi che le spettano, le infrastrutture, la sicurezza ecc. Semplicemente grazie al lavoro di chi ha regnato la città in passato, prima di diventare italiana, e grazie all’incessante lavoro di associazioni e cittadini che hanno riscoperto la sua importanza, questa città, bypassando il Paese è riuscita ad arrivare nel cuore dei cittadini del mondo, occidentale quanto orientale, con la fortuna di avere i Social che, mostrando le bellezze della città, hanno sostituito il lavoro dei media nazionali e delle fiction che da sempre la offendono, tanto da convincere qualche anno fa il The Sun ad inserire Napoli tra le città più pericolose d’Italia, salvo poi chiedere scusa dopo l’intervento dei Neoborbonici. “Napoli non è più solo una parte del viaggio del mordi e fuggi, ma è tornata ad essere una destinazione”, deve solo ricordare di essere una capitale del Sud e del mediterraneo, per tornare su quei tavoli politici a battere i pugni, pretendendo il rispetto che merita e che non riceve da 162 anni.