Caro Aldo Cazzullo, ancora tu? Per mostrare il tuo disprezzo verso Conte che parlava di eventuali “eccellenze femminili” hai usato (ancora una volta) l’aggettivo “borbonico”. Quindi, davanti a parlamentari, senatori, leader, ministri, partiti e partitini italiani degli ultimi giorni e, in fondo, degli ultimi decenni… di fronte “ballerine e saltimbanchi” e a gente incapace di trovare o eleggere un nuovo presidente della Repubblica, tra teatrini,  tradimenti, agguati, tiratori più o meno franchi di destra, di centro o di sinistra e con opinionisti più o meno famosi incapaci finanche di esprimere una sola parola di dissenso… tu hai ancora il coraggio di citare i Borbone? Se questa gente possedesse un centesimo, un solo centesimo della dignità, della serietà, del senso di appartenenza e dello Stato che possedevano i Borbone, oggi l’Italia non sarebbe in queste condizioni.
Il mio invito è quello solito: studia la storia dei Borbone! Studiala meglio senza fidarti di luoghi comuni beceri, abusati e immotivati che offendono la storia (e i meridionali). Ti invierò, a patto che tu me le paghi in contrassegno (non voglio regalarti niente), 2/300 fotocopie-estratto della “Collezione delle Leggi e dei Decreti del Regno delle Due Sicilie” nella speranza che tu capisca da solo come governavano i Borbone. In caso contrario, magari, se puoi, evita di citarli e, in senso di disprezzo, utiizza altri aggettivi (te ne suggerisco alcuni: “sabaudo”, “veneto”, “padano”, “lombardo-veneto” ecc. ecc.).
Prof. Gennaro De Crescenzo