“Quella notte al borgo con i neoborbonici”): ottimo articolo di Gigi Di Fiore sul Mattino del 25/8/22.
“Dobbiamo dire agli altri che siamo orgogliosi di essere napoletani e meridionali, della nostra storia e delle nostre tradizioni”. È la sintesi della lettera che “un giovane professore napoletano”, Gennaro De Crescenzo, inviò allo scrittore Riccardo Pazzaglia che la pubblicò e promosse, sulle pagine del Mattino, una serata per contro-celebrare l’arrivo di Garibaldi a Napoli il 7 settembre. Dovevamo essere in 40, eravamo centinaia al Borgo Marinaro per raccontare la storia dei vinti “ritornati dal passato” (il titolo dell’inno per le Due Sicilie scritto da Riccardo sulle note dell’inno nazionale settecentesco di Paisiello). “Fu una serata ricca di significati storici e culturali anche per un senso di appartenenza che di certo migliora lo stare in una città che è stata una grande capitale europea”.
Era il 1993 e nasceva così il Movimento Neoborbonico: “sembrava finire lì e invece il movimento avrebbe raccolto migliaia di adesioni e attirato l’attenzione di docenti universitari, tesi di laurea, giornali e tv”. E -aggiungiamo noi- avrebbe in fondo cambiato la storia e continuerà a farlo nel segno di Memoria Orgoglio e poi Riscatto.
Gennaro De Crescenzo